Isolamento: una parola per iniziare a prevenirlo

L’avvento dei Social Network ha mostrato come una parola può trasformarsi in un’azione talmente ripetitiva e diffusa da diventare solo un gesto e perdere il suo significato profondo. Sto parlando della Condivisione.

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Condividere infatti è diventata un azione meccanica in cui si è chiamati a spingere un tasto. Un’azione semplice, nulla di eclatante, nulla di pericoloso o importante. Eppure i fatti recenti hanno dimostrato come questa parola che corrisponde ad azione, “condividi”, possa essere un potente strumento di divulgazione e influenzamento. Le informazioni scorrono rapidamente nel fiume della rete e con il nostro piccolo bottoncino “condividi” gettiamo la rete sull’informazione che ci interessa, la cogliamo dalla marea di informazioni e la teniamo in mano per un attimo. E proprio in quell’attimo altre persone possono vederla e avere la possibilità di condividerla. Così un’idea si diffonde. Nel bene e nel male. Quella notizia viene condivisa e diventa un’idea, un’informazione che trova forma nelle menti delle persone.

Una volta che un’idea si è impossessata del cervello, è quasi impossibile sradicarla. Un’idea pienamente formata, pienamente compresa, si avvinghia. Qui, da qualche parte.” dal film Inception

Così il potere della condivisione è qualcosa che viene ignorato.

La condivisione è importante. Pensate a quanti soffrono e vivono in una condizione di disagio, grazie alla condivisione possono conoscere altre persone che come loro soffrono, che provano i loro stessi sentimenti e non sentirsi soli. La condivisione abbatte muri e stigma, porta alla luce qualcosa di piccolo per farlo risplendere alla luce del sole.

L’isolamento è uno dei grandi mali della nostra società. Si è perso il concetto di comunità, da un lato abbiamo la globalizzazione ma dall’altro lato il Prossimo si è allontanato, è distante. Allargando i confini, si allargano le vedute è vero, ma guardare oltre può abituarci a non vedere ciò che ci circonda. E così dimentichiamo l’Altro. Cresce l’isolamento e così gli effetti che a catena porta con sé. Sofferenza, emarginazione, rabbia, violenza, affiliazioni ideologiche.

Oggi la condivisione è un valore. Condividere con gli altri vince il proprio isolamento e l’isolamento del nostro prossimo.

Perchè è così importante che un’attrice come  Carrie Fisher -la Leila di Star Wars- non abbia mai fatto mistero del suo disturbo psichico (qui l’articolo del Corriere) e che abbia condiviso la sua esperienza di malattia, il suo disagio?

Ci sarà sicuramente qualcuno che avrà detto “poveretta” o altri che avranno pensato “tutti quei soldi danno alla testa” (lo dice la parola stessa!). Ma ci sarà quella ragazza o quel ragazzo appassionato di Star Wars che avrà rivisto in lei un esempio, una persona da seguire, si sarà sentito capito e non si sarà sentito strano o il solito “diverso”. Ed è a quel ragazzo e a quella ragazza, a quell’uomo e a quella donna, che ogni giorno combattono una guerra invisibile agli occhi, una lotta che si consuma e li consuma, che quella storia sarà arrivata toccando loro il cuore. Del resto, “l’essenziale è invisibile agli occhi“. Cuori sofferenti che forse avranno trovato il coraggio di combattere, la forza di andare avanti senza nascondersi e di camminare con la testa un po’ più in alto senza timore di nascondersi a quegli sguardi che vedono malattie e colpe.

Questo ci ricorda di riappropriarci del valore della condivisione, del valore dello scambio.

La Condivisione è la risposta all’Isolamento.

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